Per poter usufruire correttamente dell’incentivo previsto dal DM 16/2/16, meglio noto come Conto Termico 2.0, è necessario effettuare il pagamento con un metodo rintracciabile e sicuro.
Tra i vari pagamenti possibili, non sono considerati ammissibili dal GSE gli assegni, i pagamenti in contanti oppure i pagamenti con carte di credito. Non sono neanche più ammissibili i pagamenti per conto di altri.
L’unico pagamento ammissibile resta dunque il bonifico bancario. Per questo motivo abbiamo realizzato una pratica guida alla compilazione del bonifico per ottenere l’incentivo del Conto Termico 2.0.
Bisogna entrare nel proprio Conto Corrente e, tra i vari bonifici che il nostro istituto di credito ci dà la possibilità di effettuare (bonifico con detrazioni fiscali, bonifico ricorrente, eccetera), scegliamo il bonifico ordinario. Questo bonifico deve essere effettuato dalla persona alla quale è intestata la pratica o può essere eseguita anche da un conto cointestato.
Le normali detrazioni fiscali non sono cumulabili con il Conto Termico 2.0. Se scegliamo il bonifico con le detrazioni rischiamo di veder rigettata la richiesta dell’incentivo da parte del GSE.
Una volta che ci siamo accertati di questo aspetto, inseriamo l’importo indicato nella fattura e proseguiamo.
Che dati inseriamo nella causale del bonifico per ottenere l’incentivo del Conto Termico 2.0
Nella causale inseriamo anche un richiamo al Conto Termico 2.0, il numero della fattura, il codice fiscale di chi sta effettuando il bonifico e la partita iva dell’azienda.
La causale avrà dunque questo aspetto: “DM 16/2/16 Fattura Numero 10 del 16/2/19 Codice Fiscale SVERTPD76E19C567Y Partita Iva 0753748898”
A volte lo spazio dedicato alla causale non basta per inserire tutti questi dati. Avete allora la possibilità di abbreviarli ulteriormente. Potete usare ad esempio diciture come “fatt n”, in luogo della parola “fattura” per esteso; oppure “CF” e “Piva”. Altre volte al posto delle “\” è necessario inserire il “-”, questo dipende molto dall’applicativo informatico che la banca utilizza.
Adesso ho finito di compilare il bonifico per ottenere l’incentivo del Conto Termico 2.0?
No! Un attimo di pazienza, manca un ultimo passaggio! Bisogna stampare e conservare la ricevuta del bonifico, in versione cartacea oppure in digitale, nel formato .pdf.
Attenzione a non stampare “l’ordine di bonifico”. Il GSE vuole vedere la “ricevuta di bonifico”, che generalmente diventa disponibile a partire dal giorno successivo a quello in cui effettuate l’operazione.
Questo avviene perché, una volta inserito “l’ordine di bonifico”, l’utente stesso o il personale della banca hanno facoltà di cancellarlo entro qualche ora dall’inserimento. Perciò solo quando il bonifico diventa esecutivo la banca emana la “ricevuta di bonifico”. Qui è possibile vedere il CRO (il codice riferimento operazione).
Se il sistema del vostro istituto di credito – accade ad esempio a chi ha il conto presso Poste Italiane – non permette la stampa della ricevuta del bonifico è necessario stampare l’intero estratto conto. Qui sarà possibile vedere, tra le varie operazioni, anche quella che serve a noi consulenti per allestire le pratiche. Per tutelare la vostra privacy, prima dell’invio della pratica, abbiate cura di annerire le righe che non interessano l’operazione.
La ricevuta, o l’estratto conto, possono essere stampati indipendentemente dal conto di chi emana il bonifico o dal conto di chi riceve il bonifico.